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Il modello organizzativo 231 e la responsabilità da reato degli enti: uno strumento di prevenzione per le imprese

  • Immagine del redattore: Palmisano & De Angelis
    Palmisano & De Angelis
  • 27 nov 2024
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 12 dic 2024

Ad oltre vent’anni dall’introduzione della responsabilità da reato degli enti, risultano essere ancora poche le imprese italiane che si sono dotate di un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (cd. MOG 231) compliant con la normativa di riferimento, ossia con il D.lgs. n. 231/2001.

Invero, l’ambiguità normativa derivante dalla carenza di indicazioni utili alla realizzazione del modello organizzativo idoneo ad eliminare o, più verosimilmente, ridurre il rischio di reato e la totale assenza di strumenti di valutazione forniti ai giudici in sede di valutazione circa il riconoscimento dell’esonero dalla responsabilità da reato all’ente, ha rappresentato il principale motivo di sfiducia degli imprenditori che, a fronte di una solo vaga promessa di benefici futuri, hanno preferito assumersi il rischio di incorrere in pesanti sanzioni, piuttosto che la certezza dei costi da sostenere per la costruzione ed attuazione del MOG 231.


Tuttavia, un cambio di rotta è in corso.


Il caso del Tribunale di Milano: il giudizio di inidoneità del modello

Significativa, in tal senso, è la Sentenza del 25 gennaio 2024 del Tribunale di Milano, in cui i giudici, ponendosi perfettamente in linea con quanto stabilito nelle note Sentenze Impregilo del 2009 e Impregilo Bis del 2021, hanno riconosciuto l’idoneità del modello adottato dall’ente assumendo una prospettiva ex ante rispetto al verificarsi del reato e confrontando il modello adottato in concreto con quello “che avrebbe dovuto essere” alla luce delle linee guida, delle conoscenze, nonché della prassi disponibile a quel tempo.

Parrebbe quindi superata la logica del “senno del poi” spesso utilizzata dai giudici nel giudizio valutativo che ha ostacolato, nella maggior parte dei casi sino ad oggi, il riconoscimento di idoneità del modello.


Va infatti compreso, che la ratio del D.lgs. n. 231/2001 non è quella di punire l’ente per il reato commesso dal proprio apicale o sottoposto ma, piuttosto, è quella di creare una collaborazione tra pubblico e privato promettendo, all’ente che si impegni a prevenire come possibile l'evento, nonché a raggiungere il massimo grado di legalità d’impresa, l’esonero della responsabilità derivante dal reato-presupposto.


I crescenti pericoli per le imprese: nuovi obblighi e sanzioni

Riassumendo dunque lo scenario attuale, possiamo dire che mentre i giudici si sono dimostrati finalmente pronti a condurre una valutazione del modello conforme ai parametri indicati nelle Sentenze sopra citate, di contro si è registrato un significativo aumento sia dei reati-presupposto posti a fondamento della responsabilità penale degli enti, che delle sanzioni che “minacciano” le attività imprenditoriali.

A fini esplicativi si richiamano, da ultimi, i numerosi e recenti obblighi introdotti in materia di protezione dei dati personali a seguito dell'attuazione del G.D.P.R. n. 679/2016, dalla cui violazione conseguono pesanti sanzioni per l'impresa.


La prevenzione: un investimento strategico

Per tali premesse e considerato l'attuale quadro normativo, nonché la crescente pressione sanzionatoria che grava sulle attività d’impresa, è ormai indispensabile che l’imprenditore ambizioso si doti di idonei strumenti di prevenzione, non dovendo trascurare che adottare un MOG 231 rappresenta innanzitutto un’occasione sia per comprendere meglio e avere un controllo sulla propria struttura organizzativa al fine di migliorarne la governance, che per infondere maggiore fiducia nei consumatori.

Nondimeno, il Modello Organizzativo 231 si presta efficacemente ad essere integrato con i numerosi obblighi di legge previsti per le imprese, caratteristica non da sottovalutare se si considera che questo approccio consentirebbe, da un lato, di massimizzare i risultati ottimizzandone i costi e, d'altro lato, di favorire una gestione più efficiente e coerente con i vari sistemi di compliance aziendale.


In conclusione, tutti questi elementi ci consentono di comprendere che oggi fare impresa significa operare in un contesto caratterizzato da limiti più stringenti e sanzioni più severe rispetto al passato e che prevenire tali rischi attraverso l'adozione di un Modello Organizzativo conforme al Decreto 231 rappresenta una vera e propria opportunità per acquisire un vantaggio competitivo sul mercato.


MOG 231: come ottenere l'esonero dalla responsabilità da reato per gli enti.

In allegato il testo della sentenza emessa dal Tribunale di Milano i dati sensibili delle parti sono stati oscurati per ragioni di privacy).



 
 
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